Uno dei fondamenti educativi della mia infanzia è stato: trova un buon lavoro in modo da poter mandare all’aria il tuo matrimonio. Finché c’è stato tempo mia madre ha detto cose del genere, di solito mentre mi mostrava come depilarmi le gambe.
Potresti dover lasciare tuo marito e potresti essere senza lavoro, nell’arco della stessa settimana. Perché una donna può anche non lavorare nella nostra sporca società patriarcale, tesoro mio. Ma se non vuoi rimanere fottuta, trova un buon lavoro e forse è il caso che ti spieghi cosa sono i contributi.
Ecco mia madre.
Dopo avermi partorito mi ha allevata in modo da poter affrontare una molteplicità di situazioni: non Le Avversità, non Le Difficoltà, piuttosto Le Cose. Sono cioè potenzialmente capace di tutto, perché mia madre non mi ha insegnato nient’altro che essere pronta all’evenienza, cioè qualcosa che è insieme molto specifico e molto generico, qualcosa nell’affrontare la quale vale tutto e vale solo uno stratagemma specifico, contemporaneamente, in un clima di tracollo nervoso e grandissimo divertimento per grandi e piccini. Continua a leggere
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racconto
Guida alla morte per ragazze per bene
scritto da
Marianna Crasto