Valentina Nicoli

Ha ventiquattro anni. Da un paio d’anni ha abbandonato il mare della Liguria, dove è nata, per trasferirsi a Torino, finendo poi per innamorarsi delle sue strade. Si è laureata in comunicazioni e ha lavorato in una gelateria, dove ha scoperto i risvolti inaspettati degli impieghi manuali. Pensa che il mondo sia pieno di libri che vale la pena leggere e che esista una serie tv per ogni fase della vita.

L’amaro in bocca

scritto da Valentina Nicoli

Gianfranco un giorno si rende conto di non riuscire più a toccarsi la punta dei piedi con le dita. Sapeva sarebbe successo prima o poi, ne parlano bene o male tutti i vecchi, ma era convinto che il momento sarebbe giunto in seguito a dolori alla schiena, irrigidimenti muscolari, tendini che si raggrinziscono insieme alla pelle. Non a causa della sua pancia. Ebbene sì, Gianfranco non riesce più a toccarsi — o a vedersi se è per questo — la punta dei piedi per colpa dell’adipe che negli anni si è insinuato fra i suoi addominali e la sua pelle. È lì già da un pezzo, probabilmente sono anni che Gianfranco non si vede le scarpe se non allo specchio, ma faticare a raggiungere una parte di sé stesso così vicina è un’assoluta novità. Continua a leggere