Aveva dato una pulita all’oblò, odorava di mentolo. L’aria fuori era limpida e tersa, quando il vetro non si appannava col suo alito. Era emozionato e non riusciva a regolare il respiro. Si trattava effettivamente di un leggero affanno. Era uscito in anticipo e adesso correva come se fosse in ritardo. Non voleva perdersi un minuto di quella giornata. Aveva atteso mesi prima che gli accordassero il permesso, chiesto un giorno di ferie al lavoro, presentato regolare domanda all’ufficio protocollo-uscite e sprecato uno dei pochi giorni concessi per missioni off-line. Adesso percepiva il suo minuscolo cuore rimbombare dentro la tuta termica e si domandava se fosse la cosa giusta o se si trattasse di uno sciocco azzardo. Continua a leggere
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racconto
Diorama
scritto da
Valentina Ramacciotti