Ci arrampichiamo su questa stradina incastrata in mezzo al paese, con il sole che sembra voglia appiccicarmisi addosso da quanto picchia forte. Il mio primo giorno avevo messo le scarpe eleganti, talmente scomode che già all’ora di pranzo non ne potevo più di scarpinare in quei raffinati strumenti di tortura. Eppure, non avevo imparato la lezione e ogni giorno maledicevo il me stesso di qualche ora prima, colpevole di aver messo di nuovo quelle scarpe. Continua a leggere
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racconto
Ho sognato che davo un pugno a un fascista
scritto da
Paolo Stradaioli