Paolo Leibanti

Nasce in mezzo al Veneto in quello che sarebbe stato il giorno del 136° compleanno di Mark Twain. Appassionato di letteratura, dopo il liceo per prudenza sceglie di studiare Economia a Ca’ Foscari. Nel 1996 pubblica su una rivista il primo racconto intitolato «Il primo». Dopo aver seguito dei corsi di scrittura e ottenuto qualche riconoscimento per racconti brevi, ora non scrive quasi più, ma evita di intitolare qualcosa «L’ultimo».

Il cliente preferito

scritto da Paolo Leibanti

«Buongiorno signor Giuseppe. Come va, tutto bene?»
Giuseppe guarda in basso, dondola la testa e si rifugia nel solito «Sì, grazie.»
«Come va, tutto bene?» gli chiede ogni volta Annamaria, e per Giuseppe non sarebbe una domanda facile. Bisognerebbe pensarci bene, valutare la salute personale in rapporto all’età, la situazione della famiglia, le notizie sentite al telegiornale, l’umore del momento. “Tutto”, per Giuseppe, comprende un bel po’ di cose. La prima volta che gli era stata rivolta quella domanda si era quasi spaventato. Gli era parsa una questione enorme, che aveva a che fare con il senso della vita. Ma poi aveva pensato che se te la pone una donna che sta aprendo una scatola di vasetti di yogurt in piedi su uno sgabello, non può essere una domanda seria, deve valere solo come una specie di saluto, tipo Come ti sei svegliato oggi? o Hai fatto una buona colazione? Continua a leggere