Di cambiare casa non se ne parla. In paese ha tutto quello che serve, i vecchi amici, la famiglia. Ecco cos’avrebbe detto prima dell’incidente.
Pieno giorno, strada libera, asfalto pulito, una lieve curva. La sua memoria finisce un attimo prima. In quell’attimo sua moglie dice al figlio più piccolo che non deve calciare i sedili. Non si fa, ripete la sorella. L’attimo dopo il vuoto. Molti attimi dopo si sveglia in ospedale, ma non ha niente. Incredibile, dicono i dottori, lui è rimasto illeso e loro sono morti.
Eppure era sobrio e la velocità nei limiti. Una distrazione del guidatore, scrivono i periti. In casa è rimasto il cane; aspetta che arrivino anche gli altri, uggiola, guarda il padrone, l’unico che è rimasto. E dire che non lo voleva. Erano stati i suoi figli a insistere. Era stata sua moglie a convincerlo. Continua a leggere
Lontano
scritto da
Milo Busanelli