Lo zio Alfredo non piace a mia madre.
È arrivato una domenica, mio padre lo ha accolto fradicio di sudore, sorridente.
Sarei dovuto scendere d’inverno – dice allargando le braccia.
Al nord non è estate? – risponde papà. Si prende l’abbraccio del fratello.
Hanno gli stessi tratti somatici, sembrano gemelli, ma uno è magro e scavato, l’altro robusto con una folta barba che gli arrotonda ancora di più il volto. Lo zio è quello magro.
Mi guarda, s’inginocchia e mi accorgo che, tra i suoi piedi di fianco a un borsone da viaggio, c’è un grosso scatolone forato sul lato più lungo. Sei piccole fessure come tre oblò affacciati nell’oscurità. Continua a leggere
La differenza la fa il dolore
scritto da
Mattia Grigolo