Matteo Quaglia

È nato nel 1988, in un piccolo paese del Nord Est d’Italia. Appassionato di libri fin da bambino, acquista periodicamente nuovi scaffali su cui appoggiare la sua passione. Nel corso degli anni, ha scritto diversi racconti brevi. Nell’estate del 2020, per mettere i puntini sulle “i” a un anno già di per sé sui generis, ha iniziato a spedire i suoi racconti a riviste di settore. Alcuni di essi sono stati pubblicati su Nazione Indiana, Narrandom, Altri Animali e altre.

Ultime spiagge infuocate

scritto da Matteo Quaglia

1. Marianna mi telefona e dice che deve parlarmi di due cose importanti. Non faccio in tempo a chiederle come faccia a avere il mio numero, che inizia a parlare. Dice la prima è che gli hipster di dieci anni fa ora hanno soldi a sufficienza per aprire locali in cui servire cocktail dentro i vasetti della marmellata. Sospira. È quasi impossibile bere un Pim’s con il Ginger ale da un bicchiere normale, dice Marianna. È estate e fuori dalla finestra l’umidità dipinge aureole intorno ai lampioni accesi. Marianna dice la seconda è che un mio amico, un attore, un motociclista che ho frequentato per un certo periodo, dopo che me ne sono andata da Trieste, ora non si sa che fine abbia fatto. Chiedo a Marianna cosa intenda, lei risponde che deve andare, ne riparleremo ma non al telefono, e in effetti riattacca. 2. Ho sempre associato la parola “scomparsa” a “violenza”. Forse è colpa della televisione, o magari ho poca immaginazione e basta. Continua a leggere