Ogni passo di Cosimo lascia sull’erba una chiazza scura, cammina guardandosi le punte dei piedi, come un pirata che misura le distanze alla ricerca di un tesoro nascosto. Lara lo segue poco da presso, con le braccia conserte e le guance tirate per il freddo. Hanno quattordici anni, in futuro Cosimo salirà a Milano per lavorare nella ditta di costruzioni di uno zio e Lara resterà in Toscana, a fare la maestra d’asilo. Ma si tratta di un’altra vita e adesso hanno solo quattordici anni e dei vestiti fuori della loro misura, troppo larghi lui, troppo stretti lei. Sembrano trovare un senso solo uno accanto all’altra, incompatibili con il resto del paesaggio. Continua a leggere
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scritto da
Matilde Quarti