Questa mattina ho saldato l’ultima cartella di Equitalia, ho riacquistato il diritto di vivere in queste due stanze con le pareti spoglie dei miei quadri venduti, senza tappeti, senza gioielli, più bagno, orribile. Ah che fortuna, dicono, essere a posto con la coscienza e pagare, pagare tutto, pagare in sovrabbondanza: tasse che secondo il commercialista non erano da pagare e invece con la mora le devi pagare, ragazza mia, e subito, e se non puoi vendi l’appartamento e vai a vivere affanculo, non hai parenti? No. Non hai amici? No. E allora vai a vivere da nessuna parte, venditi le borse e le minchiate che hai fatto e paga, paga vecchia ciabatta, altrimenti qui ci vado di mezzo anch’io, commercialista già stimato e ancora in ascesa, astro nascente. Continua a leggere
Uovo alla coque [Ricettario]
scritto da
Marta Cai