Donattore
Stamattina
ho donato il sangue
mi sono organizzato
dicono che langue
dicono anche
che ho il sangue buono
lo posso dare a tutti
son zero negativo
sono,
se c’è bisogno all’improvviso
alla gente che sta male
ci danno il mio sangue
all’ospedale
se c’è qualcuno da salvare.
Insomma ho fatto le mie
visite
le infermiere son simpatiche
pettorute
pettinate
permanenti
con la frangia
anni ottanta
ciabatta bianca
culo grosso
rossetto rosso.
Sono entrato
mi son seduto
tranquillo, rilassato
mi han fatto le domande
precise, insistenti
che c’è da stare attenti
che il sangue
anche se langue
bisogna che sia buono
se no fanno un casino.
Insomma mi son steso
e l’infermiera
la Carla
mi prende il braccio
e intanto parla
che vuol far finta
che non sta facendo niente
e invece l’ago
si sente
urca se si sente
che mi sa che la Carla
mentre parla
non trova la vena
si vede dalla faccia
non è serena
mi chiede scusa:
“Oh purino,
t’ho fatto male?”
“No no,
non ho sentito niente”
sono attore,
so recitare,
però m’ha fatto male
“Hai la vena profonda!”
non so cosa
voglia dire
però lo so
che mi fa male.
E poi
sento vibrare il laccio
stretto
sul braccio
insomma
non so se ce la faccio
ma io
tengo la parte
del tosto
di quello
è tutto a posto
ma il sangue
di uscire
non ne vuol sapere
o meglio
esce piano
lento
va via
controvoglia
adagio
come avesse nostalgia
di casa sua.
Tre quarti d’ora
di donazione
tre quarti d’ora
di pungiglione!
“Alé,
abbiam fatto!”
La Carla
mette il cerotto
“Premilo stretto
paziente
la prima volta
è normale
non è niente
sta buono qui
con calma”
vedo una palma
il sole
il daiquiri
gli emiri
sudori
la Carla
mi parla
“Dì, stai bene bibino?
sei un po’ bianchino!”
“Sto bene?
Non lo so.
Son bianchino?”
“Va là,
stenditi lì
sul lettino”
Mi stendo
attendo
sperando
di non cadere
cercando
di controllare
sono un attore
so recitare
reggo la scena
poggio la schiena
con noncuranza
il palco è
la stanza
mi guardo attorno
incrocio gli occhi
gli spettatori,
i donatori,
di nuovo
il sole
il daiquiri
gli emiri
sudori
suvvia
siamo attori
ci vuole un escamotage
che qua
si sta male
e noi
sappiamo recitare
e allora sì
è un attimo
decidiamo cosa fare
coup de théâtre
buio
svenire.
Ascolta Donattore letta dall’autore.