Linda Mongiovì

Nasce a Genova lo stesso giorno dell’imperatore Nerone, ma nel 2000. Ha una mina di matita nella mano sinistra, ma scrive con la destra. Legge al buio. Non sa cosa farà da grande, ma quello che fa ora le piace.

Y.

scritto da Linda Mongiovì

Nello specchio dell’universo parallelo
C’è un luogo
Dove tu ed io
Siamo altro.

Ma non qui.

Qui c’è solo
La pioggia
Le auto e il loro cauto incedere bagnato
E ad ogni moto un canto
Vibrato di divano.

Verrà un tempo per noi
E sarà tardi
Sul limitare del giorno
-un tempo in cui noi
Vorremo

Ma sarà tardi
Sul limitare
Del giorno.

E allora ci vestiremo d’atti mancati
E appenderemo il giorno nell’ingresso
Pronto per essere indossato ancora.

Ascolta Y. letta dall’autrice

Era aperto

scritto da Linda Mongiovì

Nessuno ha mai pensato all’imbarazzo di un portone aperto?
Che trovi già aperto
E tu dovresti citofonare
Invece
È già aperto
E non sai
Se citofonare comunque
O entrare salire le scale
Presentarti alla porta
Con tutto il tuo disagio accumulato
Dal non aver suonato
Perché chi sta dentro non si aspetta
Che tu arrivi alla porta
Senza prima
Citofonare

Perché restiamo irrisolti
Davanti a una soluzione
Perché
Non sappiamo
Semplicemente entrare
E quindi
Ci complichiamo
E quindi
Citofoniamo?

Ascolta Era aperto letta dall’autrice