“My batteries are full. I am completely satisfied and I am ready to go.”
Una voce femminile dal tono robotico eppure non privo di una certa malizia annuncia che la carica delle batterie è andata a buon fine, ammiccando a un’idea postmoderna di appagamento sessuale. Non è Siri, non è Alexa. È una qualunque tra la folla di pupe senza volto che popolano l’home tech. Una a cui non è stato dato l’onore di un nome, ma che ha ricevuto dai suoi padri ingegneri il dono dell’ironia. Continua a leggere
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racconto
Nina++
scritto da
Laura Nicchiarelli