James Taylor

Nasce e cresce in Inghilterra, e dopo aver trascorso diversi anni in Italia adesso vive a New York. È un graphic designer, fotografo, occasionalmente scrittore. Colleziona maglie di calcio e vinili, e ama il Campari Soda. Questo è il suo sito.

Memorie di Verpiana

scritto da James Taylor

Quando ero bambino il mio migliore amico era un altro bambino di nome Joe. Ci dobbiamo essere incontrati quando avevamo quattro o cinque anni e da quel momento abbiamo passato insieme la maggior parte dei fine settimana. Grazie a questo indistruttibile legame, i genitori di Joe fecero presto amicizia con i miei. Erano entrambi artisti – suo padre uno scultore e sua madre una ceramista – ed entrambi avevano successo nelle loro rispettive carriere. La mia famiglia e la sua andavano spesso al cinema o cenavamo insieme nei fine settimana, e poi uno di noi dormiva a casa dell’altro (Joe e io ci siamo incontrati prima della nascita di mio fratello Alex, ma quando lui fu grande abbastanza da saper camminare il nostro duo diventò un trio). Joe e i suoi genitori vivevano in una grande casa all’angolo di una strada principale. Si estendeva su tre piani e c’era un edificio separato che fungeva da laboratorio per sua madre. C’era anche un ampio giardino dove Joe e io trascorrevamo giornate intere facendo ciò che molto probabilmente era in realtà un bel niente. Continua a leggere