Bruna Leoni odia le ripetizioni. Bruna Leoni odia le ripetizioni. Bruna Leoni odia le ripetizioni. Ripetizioni. Petizioni. Lezioni. Addizioni. Moltiplicazioni. Fazioni. Odia il numero tre ancora di più. La terza A contro la terza B, sempre a ogni ricreazione. I maschi a sfidarsi a colpi di pallone, le femmine a mosse di ballo copiate dalla tv. E Bruna in un angolo, sudata di corsa campestre a leggere l’ultimo numero di Psycho-Pass nel bagno con le inferriate alla finestra. Ché qualcuno ci si è ammazzato da lì, dicono. Un salto di una decina di metri, dritto sulla testa a rincalcare le vertebre a fisarmonica. Chissà chi l’ha pulito il sangue dalle crepe dell’asfalto, poi. Dalle foglie di stoppione che si spelano a ciuffi nelle aiuole trasandate. Chissà. Chissà chi l’ha pulito il sangue dalle crepe dell’asfalto. Dallo stoppione spelato a ciuffi, quel sanguinaccio infestante. Bruna le odia le sue dita secche e i rimasugli di croste sotto le unghie, perché le rendono difficile concentrarsi. Continua a leggere
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racconto
Parti sconosciute
scritto da
Giulia Medaglini