Gianfranco Martana

ha vissuto a Salerno fino a quando non ha deciso di affacciarsi su altri mari, scegliendo prima Brighton poi Valencia. È dottore di ricerca in Italianistica. Ha realizzato il cortometraggio Indice di frequenza con Alessandro Haber ed è stato finalista al Premio Solinas con la sceneggiatura Mammaliturchi! Ha pubblicato il romanzo Un’opera di bene (Ellera, 2015) e una trentina di racconti in raccolte e riviste italiane (Carie, Altri animali) e spagnole (Visor, Tales).

Le ceneri della sorella

scritto da Gianfranco Martana

Dopo la cremazione, Luisa si portò a casa l’urna grigia in finto marmo con le ceneri della sorella minore Nunzia. La sistemò al centro dell’armadio in camera da letto, fra lenzuola e coperte, ma quando richiuse le ante e la vide scomparire cambiò idea: la tirò fuori e la poggiò su un vecchio carrello portavivande che usava come ripiano per cianfrusaglie, così poteva averla sempre accanto a sé.
Al momento della morte, Nunzia aveva 74 anni. Non aveva mai avuto una relazione sentimentale lunga, perché gli uomini la annoiavano. Non era molto loquace, e forse per questo capitava anche che gli uomini si annoiassero di lei. Le sue frasi più ricorrenti erano “Uh!” “Ma sei scema?” “Non prendermi in giro!” Quando taceva, però, i suoi piccoli occhi verdi persi nel vuoto sembravano occultare pensieri complessi ai quali nessuno aveva accesso. Continua a leggere