Segui il corteo fino all’imbocco di via Torino, poi dici a Edo che vai, che vi vedete poi là, e svolti alle colonne. L’iPod nelle orecchie, scegli Future woman e cammini a passo cadenzato coi pollici infilati nelle bretelle dell’Eastpak.
Tanto per cominciare, Un pezzo di focaccia, grazie. Allunghi il braccio sopra al bancone, avevi già due euro pinzati tra pollice e indice, la tizia con la cuffietta ti dà indietro un euro e una monetina per pigmei color arancio bruciato. Che te ne fai di due centesimi, pensi tu, e te la infili in tasca. Poi mastichi a ganasce rilassate, devi fare leva con la mandibola e voltare il mento dalla parte opposta, la focaccia è elastica, va strappata a colpi secchi.
Appallottoli il cartoccio oleoso nella tasca del giubbino e spingi la porta a vetri. Fai un cenno al tipo in cassa, quello con gli occhiali alla Woody Allen e i capelli alla James Dean, lui ti fa un sorriso breve, e tu ti fai una vasca. Continua a leggere