Teneva le mani incollate al volante. Incollate nel senso effettivo della parola. L’asfalto procedeva dritto per più o meno un paio di chilometri, poi, a destra, l’uscita per l’autostrada. A sinistra, poco prima, quella per il paese. E man mano che la conversazione andava avanti le sue dita si stringevano sempre più attorno allo sterzo. Se ne rese conto solo al metro numero 523. Continua a leggere