Elena Gerasi

Elena Gerasi è nata a Trujillo in Perù nel 1983, figlia adottiva cresce madrelingua italiana nella provincia di Milano dove studia e lavora. Ha pubblicato nel 2014 la raccolta di poesie Sulla Pelle con la Casa Editrice Albalibri, collabora con il laboratorio di scrittura creativa del Carcere di Opera e con Il Festival internazionale di poesia di Milano con i quali partecipa a pubblicazioni collettive ed eventi. Ha pubblicato numerosi libretti con la Casa editrice Pulcinoelefante e partecipato al documentario Il fiume ha sempre ragione di Silvio Soldini. Nel 2019 è nel secondo volume dell'antologia "Lombardìa, el despertar de la rosa" tradotta insieme ad altri poeti dalla Universidad Nacional Autónoma de México. Dal 2014 al 2019 è segretario dell’Associazione Culturale LIPS, Lega Italiana Poetry Slam, con cui promuove la poesia orale e performativa in tutta Italia, coordinando centinaia di eventi all’anno.

Ad occhi chiusi

scritto da Elena Gerasi

Vedi figlia mia l’essere donna è
uno spargimento di sangue
e anche l’essere madre
non scherza:
quel che è dentro esce fuori
e quel che è fuori non torna dentro,
mancando.

Penso che si soffra troppo
e altresì inutilmente
nel lucidare la propria superficie,
mentre la bellezza ride
si deposita sul fondale e tace.
Fugace è la fioritura
che il tuo viso mi ricorda,
proprio lì, in cima ai polsi,
dove trema la vita tua e del mondo.

Ad occhi chiusi ti saprei rifare
e lo vorrei potere, quando ti disferai
nel senso e nel consenso.
Quel che è fuori ti entrerà dentro
e quel che è dentro non uscirà fuori,
serrando.

Vedi figlia mia
l’esserti madre è l’istinto a dare
dopo una vita di egoismi e spreco.
Conservo tutto e ad occhi chiusi,
prometto, ti saprò rifare.

Ascolta Ad occhi chiusi letta dall’autrice

Shibari

scritto da Elena Gerasi

Legata al tuo soffitto voglio pendere per mesi
mentre tinteggi i muri, sistemi i tuoi cassetti.
Quando fumi sigarette e le spegni tra le dita,
fissando nuovi infissi, voglio oscillare piano
facendo roteare la mia ombra intorno. Il giorno
voglio che in me ci inciampi mentre
metti su il caffè, che ci sbatti la testa
se di notte ti alzi a bere.

Voglio che mi guardi bene,
come sono brava almeno a mancare.

Ascolta Shibari letta dall’autrice