Martina mi guarda negli occhi. A tratti mi sorride con una rughetta che le crea malizia sopra la gota, poi prova vergogna e svaga lo sguardo. Mira altrove, il vino, i coltelli, le candele, guarda le proprie mani stressare la clip fermatovaglie, ma la curiosità la governa e, pochi secondi dopo, è ancora lì a fissarmi. Sa che me ne accorgo, che faccio finta di niente, e per lei è meglio così: può osservarmi senza trovarsi troppo in soggezione. Continua a leggere
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racconto
Il tempo dello sfavorito
scritto da
Daniel Coffaro