Il pulmino degli italiani è in ritardo.
Non so esattamente di quanto, perché non ho un orologio da polso – nessuno ce l’ha, a parte il direttore-, ma penso che siano circa quaranta minuti, forse di più.
Dall’aeroporto di Holguín a qui ci vuole circa un’ora, ma dio sa cosa può capitare lungo la strada, con la confusione di questi giorni.
Fidel è morto. Continua a leggere
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racconto
Cuba, qué linda
scritto da
Claudio Magliulo