La prima notte non ho nemmeno capito quello che mi stavano chiedendo tanto ero intontito dal sonno. Ho alzato la cornetta al terzo squillo – erano le quattro del mattino, avrei notato nei giorni seguenti – e ho sentito una voce femminile che mi chiedeva, allegra:
«Pronto, ciao! Da dove chiami?»
Io continuavo a dire pronto pronto con la voce roca, ma non capivo quello che mi dicevano dall’altra parte. Mi avevano fatto venire un infarto con mia madre che vive da sola e tutto. Così ho messo giù: era notte, che andassero a quel paese.
Non mi sono ricordato della chiamata fino alla notte successiva, quando – ancora alle quattro del mattino – il telefono ha squillato. Ero andato a dormire da poco, quindi non ero ancora completamente addormentato. Mentre rispondevo ho guardato l’orologio e ho proprio pensato: ma chi cazzo chiama alle quattro? Poi ancora:
«Pronto, ciao! Da dove chiami?» Continua a leggere