Una delle mie storie familiari preferite è questa: mondiali di calcio, Italia ’90, non so che partita. I miei invitano degli amici a casa, per guardarla tutti insieme. Mia madre prepara cosette da smangiucchiare durante la partita. Gli amici arrivano, si aprono le birre, si inizia a chiacchierare e inizia anche la partita. Al decimo minuto mio padre mangia qualche nocciolina, al dodicesimo prende un panino prosciutto, lattuga e sottiletta. La parte divertente è che mia madre aveva messo dentro le sottilette senza sbucciarle, con tutto l’incarto; delle volte mi rammarico di essere nata troppo tardi e di non aver avuto la possibilità di vedere, anche solo dalla culla, questi panini prosciutto, lattuga, formaggio scadente e sottile strato di plastica.
Ci penso mentre sto stendendo i panni dopo il terzo risciacquo: erano nella lavatrice da due giorni, non mi andava di tirarli fuori. Quando finisco torno nella mia stanza e la chiamo. «Ciao mamma, ti ricordi di quella volta che hai fatto i panini con le sottilette e non hai tolto la plastica?». Lei ride. «Mi ricordo. Ma come ti è tornata in mente? Ora tirerai fuori pure quella della lampada». Continua a leggere
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racconto
Plastica
scritto da
Chiara Nuvoli