La incontri al supermercato, neanche a farlo apposta, davanti al reparto shampoo. Quando Giulia si toglie il berretto ci sono pochi capelli da guardare, troppo pochi per una trentenne; avrà l’alopecia, ti dici, proprio davanti allo scaffale degli anticaduta. Neanche a farlo apposta. Lui le toglie il berretto di mano e comincia mangiucchiarlo, e mentre ciuccia la lana, un filo di bava cola per terra; lei ci passa sopra la suola delle scarpe e sorride imbarazzata, ma neanche troppo.
Eh, questi esserini ti cambiano la vita – dice – si chiama Edo.
Tu e Giulia, eravate amiche amiche fino a qualche anno fa, poi vi siete perse. Fa la ricercatrice, è brava, sempre stata molto più brava di te a tenere le fila delle cose. Tu invece, ti sei persa innumerevoli volte. Fino ad un certo punto è andata anche bene: laurea, master, sei finita a Berlino a fare uno stage e poi, non sai neanche come, ti sei ritrovata nell’India del sud a dare da mangiare alle vacche, lavoro importante lì sono sacre. Ti piaceva quella sensazione, sentirti straniera, fuori luogo, perderti dentro le cose insignificanti. Tutto questo, mentre lei teneva per bene le fila, iniziava il dottorato e scopriva di rimanere incinta. Ti ha pure mandato quel messaggio con la foto dell’eco e la faccina sorridente. Non ti ricordi neanche se le hai risposto. Continua a leggere
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racconto
Shampoo anticaduta
scritto da
Chiara Cerri