
Erano più o meno le sei di sera e io e Linda eravamo in salotto. Buddy sarebbe arrivato nel giro di un paio d’ore.
Linda aveva trascorso l’intera giornata a prepararsi per il grande evento. Aveva passato la cera sui pavimenti, acceso una moltitudine di candele profumate di cui io però non riuscivo a sentire l’odore, e perfino comprato un albero di Natale da mettere in salotto.
Il frigorifero era vuoto, ad esclusione di qualche scatola di nachos messicani ordinati chissà quando, riempii quindi un bicchiere dal rubinetto. Prima di bere guardai in controluce quell’acqua teoricamente potabile. La casa sarà stata pure nuova, ma le tubature erano vecchie.
Linda sbuffò.
«Che c’è?» chiesi. Continua a leggere →