Bianca Giacalone

Bianca Giacalone è nata nel 1995 in un’isola, la Sardegna, è ha origini in un’altra isola, la Sicilia. Questo dice già qualcosa su di lei. È in cerca della sua voce negli angoli del mondo e nel mentre fa indigestione di libri e si sporca le mani con l’inchiostro della penna. Le piacciono le raccolte di racconti, i film in bianco e nero, Marcello Mastroianni, il cioccolato fondente. La trovate su Instagram.

Arrotondare l’impasto

scritto da Bianca Giacalone

Zio Mario la prende con delicatezza e tra le sue mani scure sembra un piccolo gluteo bianco. Prima fa dei movimenti energici, la riscalda e la stende poco a poco, come per farla abituare. Ci appoggia la parte più dura dei palmi, la gira, ci immerge tutta la mano, la stende di nuovo e di nuovo la contorce. Le dà sempre un pizzico, che rimane impresso su di lei, e la assaggia. Finché decide che è pronta perché è morbida e stanca e deve lasciarla riposare. Non prima di averla fatta tonda: le dà delle pacche gentili con la mano destra, mentre è adagiata sul palmo pieno della sinistra. I colpetti hanno un suono tondo di carne colpita. Poi la cosparge di farina, la mette nel contenitore e la copre con un panno bagnato. Spesso sono lì a guardare mentre lo fa, spesso m’immagino le stesse mani su di me. Continua a leggere

Una normalissima domenica in famiglia

scritto da Bianca Giacalone

Quando ce lo chiedono, rispondiamo che nostro padre lavorava coi tubi e sapeva stringerci forte e non aggiungiamo altro.
Aveva le mani grandi che riuscivano a tenere due mele per ognuna e a noi piaceva tanto quel trucco che cercavamo di farlo: le mele ci cadevano dalle mani e nostro padre diceva «Cazzo, sempre a sprecare cibo!» Anche se poi le mele si potevano lavare. Portava le unghie lunghe e, ogni volta che mangiava, i pezzi di cibo gli s’incastravano sotto e lui se le puliva infilandoci gli angoli della tovaglia e passandoli avanti e indietro, mentre mamma gli faceva il caffè. Continua a leggere