Bianca Bertazzi

Bianca nasce a Genova nel 1987. Si laurea in Culture e tecniche della Moda, prende altre strade, molte dentro di sé e un paio all'estero, ma alla fine tutte convergono sulla scrittura. Oggi lavora come segretaria in una clinica piena di anziani, inesauribile fonte di ispirazione. Il resto del tempo lo passa a progettare grandi romanzi, leggere quelli degli altri e inventarsi lavori nuovi. Sul primo e ultimo punto c'è ancora molto da fare.

L’ora del tè

scritto da Bianca Bertazzi

Mia madre armeggia col pentolino del tè. Lo riempie d’acqua e lo posiziona sul fornello. Ci siamo solo noi due in cucina, lei mi dà le spalle mentre fruga in dispensa, con i gesti bruschi e imprevedibili delle sue mani bianche.
La guardo prendere due tazze dal ripiano sopra al lavandino, aspetto che si volti ma ancora non lo fa, l’attendo seduta al tavolo con le braccia incrociate al legno. Oltre i vetri della stanza c’è un tempo gelido, una foschia bassa che si distende lungo la via. Se nevica sono spacciata, penso, devo ancora comprarmi un paio di scarpe adatte a questa stagione infame. Continua a leggere

La coppia

scritto da Bianca Bertazzi

Sul treno fa un freddo cane. Andiamo velocissimi, tagliamo tutte le campagne arse dal sole, interi campi bruni di calore. Oltre il finestrino ogni tanto compaiono degli alberi, appaiono rapidi e sfumano improvvisamente il paesaggio. Vado verso il mare e mi sembra di scappare, chiudere gli occhi per sentire i miei passi veloci, mentre sono col cuore immobile su questo sedile. Mi pare di lasciare alle spalle qualcosa, abbandonarlo temporaneamente come si fa ogni giorno col proprio letto, col senso del ritorno sulle mani. Prima di partire compatto tutto dentro la valigia, schiaccio le mutande insieme alle magliette, le scarpe a fianco ai trucchi, cerco la misura esatta di ogni cosa.
Da quando conosco Federico, partire ha la brevità di un attimo. Ci vediamo a metà strada, ci incontriamo con la fretta impressa negli occhi, in qualche piccolo albergo della Riviera ligure. Anche oggi faremo così, ruberemo il tempo che resta, lui con la sua camicia ordinaria, io con un paio di scarpe scomode e belle. Continua a leggere