Quello fu l’anno in cui il signor Watanabe rivide l’inverno.
Era dalla fine della guerra che l’inverno non faceva la sua comparsa nella grande città: solo i vecchi ricordavano la neve, e nelle loro memorie non riuscivano a scioglierne il suono da quello degli aerei. Poi arrivò l’estate, e con l’estate le bombe, e con le bombe la pace. I morti vennero seppelliti e i grattacieli crebbero sulle macerie, ma i grattacieli si sono spinti tanto in alto, sostiene la signora Masuda, che la neve l’ha vista da ragazza, che il cielo si dev’essere offeso e la neve non è più caduta da allora. Continua a leggere