«Lasciamo stare». Lo dice in piedi nel salotto del bilocale, un salotto che fa anche da cucina e infatti dietro di lei c’è il piano cottura, sopra il piano cottura c’è la finta cappa e qualche magnete di posti più o meno lontani, che hanno visitato. Irlanda, Norvegia, San Marino. Gli Stati Uniti. In vacanza sono stati bene, pensa, ma neanche così tanto, si contraddice. Ci si adeguava. Ci si metteva della fantasia. La novità del posto faceva il resto. Di sicuro c’era dello sforzo, un po’ di accondiscendenza e una sana dose di altruismo. Tutte cose nobili e pure, completamente inutili. È ancora dentro al cappotto, di un brutto color beige, però caldo. Gliel’ha regalato sua madre per gli inverni da fuorisede. Le mani, in tasca. Segue con le dita il profilo seghettato delle chiavi. Quando ha finito, appallottola uno scontrino. Dev’essere recente, la carta fragra. Continua a leggere
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racconto
Dinamica
scritto da
Aurora Dell'Oro