Antonella Caggianelli

Come una pellicola troppo sottile

scritto da Antonella Caggianelli

È buio. Nella mia stanza entra poca luce, le serrande sono abbassate. Potrei dormire lasciandole sollevate ma non ci riesco, mi sentirei indifesa, senza protezione e questo mi metterebbe ansia.
È la prima notte che dormo con la luce spenta, ed è difficile abituarmi. Non ho neanche più sonno. La lampadina si è fulminata e mi sono imposta di dormire a luci spente. Meglio. Per il risparmio energetico, e poi… perché queste fissazioni?
Spalanco gli occhi, cerco di catturare la luce, un minimo. Sono le tre e non dormo. Cambio continuamente posizione, delle braccia, delle gambe, ma sono sempre più sveglia. Mi dà parecchio fastidio non riuscire a dormire; le ore notturne sono da destinare al sonno e non dormire significa sprecare quel tempo. Detesto le perdite di tempo.
Ma io so cosa non mi fa dormire. Continua a leggere