Dopo che le guardie di Sollicciano hanno aperto il cancello, mi sono fatto subito una pisciata in fondo alla strada. Il vento di un camion me l’ha buttata sulle scarpe di camoscio.
«Ehi Diego», urla uno di loro, «ora che vai via, posso chiederti una cosa?»
«No.»
«Quel tatuaggio sul braccio?»
Mi tiro su la zip, gli mostro la curvatura del bicipite e dico: «Sai di cosa si occupa un apicoltore di ottant’anni?»
«Non ne ho idea.»
«Nemmeno io.» Continua a leggere
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racconto
Col buio le ombre non esistono
scritto da
Andrea Tani