C’è un elefante in mezzo ad una stanza
e ci sta bene e reputando la cosa interessante
andò a chiamare un altro elefante
ci sono due elefanti in mezzo ad una stanza
che tendono un filo, una ragnatela
un reticolato, una tangente, una tangenziale,
una trattativa e reputando la cosa interessante
andarono a chiamare un altro elefante
ci sono tre elefanti in mezzo ad una stanza
che giocano a carte, che parlano di affari,
che si scambiano idee, che fumano un sigaro,
che bevono whiskey e reputando la cosa interessante
andarono a chiamare un altro elefante
ci sono quattro elefanti in mezzo ad una stanza
il primo è un elefante da guerra e l’ultimo ha un padrone
il primo si è colorato di verde per differenziarsi
e l’ultimo è tristemente convinto
di non essere abbastanza grigio
per avere il diritto a restare nella stanza
e aprono un dibattito e reputando la cosa interessante
andarono a chiamare un altro elefante
ci sono cinque elefanti in mezzo ad una stanza
e la stanza inizia a diventare stretta
almeno per gli occupanti umani che continuano
a sorseggiare il the come se niente fosse
gli elefanti trovando la cosa assolutamente interessante
andarono a chiamare un altro elefante
ci sono sei elefanti in mezzo ad una stanza
che iniziano a muoversi urtando contro tutto
facendo cadere i mobili e calpestando le persone
che continuano a fare finta di niente
gli elefanti un pochino infastiditi
da questa umana indifferenza andarono a chiamare
altri quattro dieci settantanove cazzo di elefanti
che saltano sul letto poi uno cade e rompe uno specchio
un altro sale sul tavolo e un altro caga sul divano,
in sette decidono di sfondare una parete
per far entrare altri elefanti nella stanza
fino a quando qualcuno esasperato si è messo
a sferrare pugni contro un elefante qualsiasi dicendogli
“basta, è colpa tua se vedo tutto grigio, cazzospostati!”
e gli elefanti allora dissero tutti insieme va bene,
non c’è motivo di arrabbiarsi, bastava dirlo prima
tutti gli umani chiusero gli occhi
l’attimo prima in cui sparirono
altri giurarono e spergiurarono
di non averli mai visti lì
e con la proboscide amore con la proboscide ti stringerò
e senza dire parole andremo poi a nasconderci
e non avrò paura se non sarò grigio come dici tu
ma voleremo in cielo in carne e avorio
non torneremo più
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