Alessandro Doro

Alessandro Doro è di Sassari. Musicista e attore in fermo biologico, performer, avaro scrittore. Dal 1995 al 2007 lavora con il gruppo teatrale Meridiano Zero. Alla fine del 2014 è parte attiva di Poetry Slam Sardegna presentando principalmente testi nonsense. Campione regionale 2017, partecipa a Treviglio (BG) al torneo “All Star Poetry Slam”, dove arriva in finale. Nel 2015, assieme ad altri slammer del sassarese e cultori vari dell’oralità e della scrittura, dà vita al collettivo Grande Nave Madre. Dal 2017 porta in giro la sua produzione “slammistica” con Di insetti, arrotini e altre amenità che in seguito diventerà, nel 2019, la pièce teatrale Eppoinulla; dopo la presentazione di due studi preliminari, Eppoinulla debutta a Torino. Nel 2017 presenta Toti Scialoja e un tot di cose a caso, su testi di Toti Scialoja e altri classici di ogni tempo. Nel 2018 viene ritratto nella mostra fotografica di Salvatore Ligios Sogni Meridiani, Facce di sardi/2 - Viaggio nella poesia contemporanea. Nel 2018 presta la sua voce nel reading musicale Il diavolo non esiste, per la presentazione della raccolta poetica Diario di un moralista di Luigi Flavio Piras.

Il cavoliere delle Puglie e cose turche

scritto da Alessandro Doro

Al bar di Bari
barbari
bari
e barboni
a bere
Rabarbaro
e Peroni.

Al TAR di Taranto
un tarantolato utente d’Otranto
ricorre, intanto
e l’attenta corte in tartan
tartaglia accorte sentenze
speranze sparse in una stanza
tra tanto esultar e tanto insultar.

A est d’Ostuni
mi strozzo a ostriche
e champagne.
A ovest in campagna
m’avveleno
d’olive e Martini.
E alleno le vele
e studio i venti.
Domani mattina
partire per mare!

Al Mar di Marmara
mordiamo
marmellata
di tedio
e di more
te
ed
io,
amore
morte.

Ascolta Il cavoliere delle Puglie e cose turche letta dall’autore

L’otorinolingottotroia (con due variazioni)

scritto da Alessandro Doro

L’otorinolingottotroia

L’arrotino di Torino
arrotò tutto l’oro
di Svizzera, Svezia e Botswana.
Porca puttana,
quant’era bravo!
Ma non si sa a far che.

(Variazione Kuaska) Volumetrico

L’arrotino di Torino
arrotò tutto l’oro
di Svevia, Norvegia e Cambogia
e le erre di orzo, birra e cervogia.

Porca prostituta! ho la certezza
che a ber troppa cerveza
girerà la cabeza.

(Variazione Ėjzenštejn, con deviazione maltusiana) Folgore

L’arrotino di Torino
arrotò tutto l’oro
di Zara, Roma, Novi e Grado.
E con Lenin a Odessa
rotolò per la scala,
teatro di Guerra,
corazzata di carrozzine,
chiarori di Corazzini,
corazzieri azeri,
bombardieri, avieri,
inespugnabili Fortini,
inferno di Manganelli,
barricate, palizzate,
Campana rintronante,
ardenti, Soffici lame Merini.

Nel frattempo, nel parterre di Petrolini,
appresso a un peto di Trilussa,
lo zar di Russia urlava:
IN-A-GADDA-DA-VIDA

Porca zoccola, è pazzesco!
Palazzeschi si rivolta,
la pellicola si riavvolga! presto!

E poi? E poi? E poi?
Null!

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