Caro Cane Corso,
che sei bello come un Dio Cane
occhi ambrati, imbronciati,
un poco buoni,
un poco tristi.
Mi dispiace molto
ma mi sa tanto che
non ti posso portare
a stare a casa mia
e non c’entra niente,
Caro Cane Corso,
che il mio animale totem
sia l’orso, storicamente.
C’entra di più che
io la mattina esco,
vado a lavoro,
poi la sera ci ho lo Shiatsu,
i corsi di poesia,
le partite di calcetto.
Caro Cane Corso,
se veramente venissi a stare da me
sarebbe incontrare ogni tanto
uno quasi sconosciuto
che ti aiuta a soddisfare
bisogni corporali
per poi rimanere da solo in casa
a fare Dio solo lo sa cosa.
E credimi, lo dico per esperienza, una vita così
non ne vale la pena.
Caro Cane Corso ascolta me, rimani dove stai
tu per me sempre sarai
l’amore per cui non c’è mai
tempo.
Ascolta Caro cane corso letto dall’autrice.