Spina dorsale – Frankenstein 4
Da: ele.g@gmail.com
A: Paolo
Ciao socio!
Eccomi qua, scusami per il silenzio. Lo so, avrei dovuto scriverti già due settimane fa, ma ho avuto una serie di contrattempi che non ho potuto neanche accendere il pc, o quasi. E poi ho pensato fosse meglio scriverti quando avevo qualcosa di concreto da riferirti.
Allora.
Abbiamo le chiavi! Mr. Merrywater ha accettato la nostra offerta, abbiamo entrambi firmato il contratto e mi ha consegnato le chiavi. Dice che anche se manca la tua firma, per il momento gli basta la mia. Oggi t’invia i documenti, via posta ordinaria. Quando li ricevi, dagli una bella letta, magari lo mostri anche all’avvocato per una conferma (sì, lo so, sono diffidente con i contratti, ma un parere in più non è male). Comunque sarà ok, e secondo me puoi firmare e rispedire, così depositiamo le pratiche.
Ho fatto un giro nei locali un’ora fa. Confermo che sono luminosi e ampi e saranno ufficialmente nostri dal primo di giugno, quindi tra dieci giorni. Sono passata stamattina al Town Hall e mi hanno consegnato la licenza. Il nostro British Book Shop si farà! Sono così emozionata! Ma ti rendi conto? La tua libreria milanese avrà una succursale in UK, ti pensi? Ormai ci siamo.
Quante cose son successe da quella mail di due estati fa: io, mentre passavo una serata un poco vuota al L.R.G. College, niente test da correggere e tempo per sistemare il capitolo nove del mio romanzo, tu mentre sudavi al caldo di Milano in mezzo ai gatti e alle mie paturnie sul capitolo nove. Insegnavo qui da sei mesi, e il posto mi è piaciuto subito, come mi è piaciuta questa città, impastata di quella bellezza indifferente e quieta che viene solo dal limare dei secoli e dall’accuratezza di questa gente: ho capito che era un posto giusto, per me.
E ora siamo arrivati a questo. Il mio capitolo nove è andato bene come il resto del romanzo che in UK è adesso un fumetto, e noi due stiamo per diventare i titolari di una libreria a Lancaster. E che libreria! Sarà bella come un sogno.
Ti confermo l’unico problema: le scale che portano al piano di sopra hanno davvero dei cigolii preoccupanti, quindi bisognerà intervenire. Secondo me servono degli interventi strutturali, te lo dico. Ho già chiamato un amico di Chester che si occupa di ristrutturazioni: abbiamo fatto un sopralluogo venerdì scorso, presente Mr Merrywater che non voleva credere ai cigolii. Cosa vorrebbe saperne lui, poi, che fa l’elettricista, mica il costruttore. Tra l’altro, causa un forte dolore alla colonna vertebrale che lo affligge da mesi, dice lui, non ha neppure voluto provare le scale. Ma si sa come sono i proprietari quando vogliono concludere l’affare. Il mio amico ci farà un preventivo e secondo me sarà un preventivo onesto. Le scale che scendono al nostro futuro seminterrato-magazzino (tra l’altro, è enorme! Sei sicuro di volerne fare solo un magazzino?) non hanno nessun problema eccetto una moquette color “ero verde come l’erba, ora sono color diarrea” che grida aiuto.
Però io te lo ridico (sì lo so, te l’ho già chiesto, lo abbiamo già definito, ma ci tengo troppo e quindi lo ribadisco): l’arredamento lo decido io. Non offenderti, sei un gran bravo editor, ma in fatto d’arredamento vali zero. Ognuno ha i suoi talenti, no?
Qui a Lancaster continua a far freddo, non mi ero resa conto che a maggio avrebbe potuto essere così freddo. Dovrò tenerne conto nell’arredamento: colori caldi e tanto legno.
La mia padrona di casa tiene il riscaldamento acceso, dice lei. Ma per me non basta, così mi metto la giacca sopra al maglione che è sopra alla maglia. E scarpe pesanti. E senza tacchi, pure. Te l’ho detto che abito a Quernmore Road adesso? È la strada verso Williamson Park, in collina. Mi ha trovato questa soluzione Mr. Merrywater all’ultimo momento. Infatti ho mollato l’appartamento di Fenton Street perché la mia coinquilina ha dato fuoco per sbaglio alla doccia, non chiedermi come, ma Lauren sa fare cose che io e te non sapremmo inventare. Te la ricordi, Lauren? Quella che ti ho presentato quando sei passato di qui a dicembre: al Gregson’s Pub, aveva la gonna con un buco sul davanti, e voleva baciare i poster di David Bowie sui muri e te, preferendo te ma solo dopo qualche altra birra.
Insomma, ho traslocato. Comunque, impossibile abitare qui e indossare tacchi. Avrei dovuto scegliere di nuovo la zona del centro, che è comunque solo a due chilometri da qui, ma vuoi mettere vivere vicino a Williamson Park? Rinuncio perfino ai tacchi. Quando vieni, ti ci porto subito! Io ci vado a passeggiare, a fare foto, e anche ad accompagnare Truffle, il cane zoppo di Ms Kendle. È la mia padrona di casa, che non lo dice ma ha dolori all’anca e fatica a far le scale, figurati a star dietro al cane su e giù per la collina e ai dislivelli del parco. Ms Kendle è una donnona che bada alla mia dieta con solide certezze culinarie: la cioccolata fa bene alla pelle, il pudding non ingrassa, i broccoli non gonfiano e la birra fa crescere il pelo. Passa il tempo a leggere vecchi articoli di giornale sulla sparizione di una tizia che abitava proprio qui. Ne è ossessionata. Secondo me si sente in colpa, non saprei perché, in fondo lei non c’entra mica, ma ho questa impressione. La tizia scomparsa era una donna in affitto qui, come me. Ms Kendle ne parla solo per accenni, da brava inglese, e io non insisto. Anche se la gente del nord è piuttosto estroversa rispetto alla media degli inglesi, questa mi pare una montanara delle zone nostre.
Mi piace questa storia, è interessante, quasi quasi sarebbe da scriverci un racconto. Sai cosa faccio? Ti incollo l’articolo che Ms Kendle ha lasciato sul davanzale, così ti fai un’idea e mi dai un parere.<
DONNA DI RYE SCOMPARSA A LANCASTER Lancaster, 2 marzo 2018
La Polizia del Lancashire ha annunciato alle prime ore di questa mattina che Phillys G. Greenwood, 36 anni, attrice della London Oliver Company, è scomparsa nella notte dall’abitazione di Quernmore Road dove si trovava da alcuni giorni per lavorare con la sua Compagnia a una rappresentazione teatrale in cartellone per la stagione estiva presso il Williamson Park. La signorina Greenwood è stata vista per l’ultima volta in camera sua da Ms Kendle, 68 anni, padrona di casa, pensionata, che l’ha aiutata a cucire un abito di scena e che ha dato l’allarme al mattino non vedendola né in camera né in alcun’altra stanza. In quel momento in casa erano presenti Sir Knottgheer Lyme, 55 anni, e sua moglie Eleanor, 35 anni, sorella della donna scomparsa, il dott. Peter J. Kerry, 40 anni, la signorina Louisa Reagan, 38 anni, attrice, la signora Edith O’Marrey, 51 anni, truccatrice, l’elettricista Alfred Merrywater, 57 anni, e il direttore di scena Peter Irving, 47 anni.
Minuta, magra, con i capelli biondi o castani, la signorina Greenwood è alta 1,65-1,70 e pesa 55-60 chili. Ha gli occhi azzurri, grigi o forse verdi e ha il viso coperto da lentiggini.
L’ultima volta che è stata vista, indossava una vestaglia rosa, forse viola, e pantofole forse a fiori, e gli ospiti della casa non riescono a ricordare se avesse bevuto troppo durante la cena. Secondo Ms Kendle, sotto la vestaglia indossava una camicia da notte, o forse un pigiama, con un volant o un pizzo al collo, “tipo baby doll”. Sempre secondo Ms Kendle, nella sua stanza le valigie e gli abiti sono rimasti come prima della scomparsa, per cui le autorità considerano probabile che la signorina Greenwood si sia allontanata in abbigliamento da camera.
Le autorità sospettano che si tratti di un’uscita non volontaria, perché la signorina Greenwood non aveva la patente, e secondo la sorella aveva una netta avversione per i treni e i tram. Sempre secondo la sorella della donna scomparsa “forse nella sua incarnazione più recente è stata un canarino”. Chiunque avesse informazioni riguardanti la signorina Greenwood è pregato di contattare immediatamente la polizia del Lancashire.
Pazzesco, vero? Non l’hanno ancora ritrovata.
Potrebbe essere uno spunto per un racconto, ci penso. Tu dimmi la tua, of course.
Domani vado a Manchester: mi faccio un giro per i mobilifici.
Ciao!
E.
Ps. Truffle odia i gatti.
Da: elena.g@gmail.com
A: Paolo
Ciao! Mr Merrywater ha ricevuto il contratto che hai reinviato con la nota contestata, me lo ha detto passando oggi nei locali. Ha fatto un’espressione infastidita. Mica è colpa nostra, gli ho risposto.
Sai che non me n’ero accorta? Come può essere nato nel 1892? Non devono essersene accorti neppure al Town Hall. Un certificato di nascita che esce dal sistema informatico inglese con la data di nascita sbagliata, altro che precisione nordica!
Mi chiedi se è lo stesso elettricista dell’articolo. Non credo, e non saprei dirti se è imparentato con l’elettricista che abitava qui a Quernmore Road al momento della scomparsa della donna. Nell’articolo dicono che aveva 57 anni, questo a me pare molto più giovane, tipo 35 a farla grande. Comunque l’importante è che sistemi il certificato di nascita, così concludiamo le pratiche. Non vedo l’ora.
Sono andata a farmi un giro nei locali. Ho preso un po’ di misure per gli scaffali. Ci vado spesso, più volte al giorno. Mi sono innamorata di quel posto, e di quello che ne nascerà. Hai preso contatti con la catena di C.* per il tea shop? Appena sai qualcosa, dimmelo. So che potrebbe essere fatto in franchising, ma io detesto l’idea. Preferisco una roba nostra.
Qui piove in continuazione. Ci sono stati smottamenti a Williamson Park. Truffle a momenti si feriva un’altra zampa mentre correva lungo la breve discesa dalla Casa delle Farfalle. Un lato del fianco della collinetta, quello verso il bosco, ha ceduto infatti in una piccola frana, e Truffle ci si è buttato. Tra l’altro, si è messo ad annusare e a scavare e ha trovato un paio di pantaloncini di un pigiama a pois: era tutto contento. Io meno perché aveva tutto il muso infangato, e quando siamo andati nei locali della futura libreria ha lasciato impronte di fango ovunque. Comprese le scale.
A presto!
E.
Ps. Truffle ha fatto pipì sulle scale verso il seminterrato. Non si nota.
Da: ele.g@gmail.com
A: Paolo
Benissimo, approvo! Mi piace la tua idea: un bar con tè, dolci ma anche vino. In fondo, siamo italiani, e il vino è prodotto nazionale. Ho già in mente un angolo tipo “vineria”. La nostra sarà una libreria per veri gaudenti.
Okay, allora pensa tu ai contatti: ti affido tutta la faccenda.
Io intanto ho a che fare con un po’ di disturbi fisici, niente di che, ma mi sento debole e dovrò trovarmi un medico. Ms Kendle mi prepara tisane e tè e soup e verdure, e io fatico a mangiare e bere ma ci provo.
Ieri sono riuscita a uscire, niente di che, solo Williamson Park, con Truffle al seguito. Anche Mr Merrywater era là. Truffle si è messo ad abbaiare come un ossesso, una figuraccia che non ti dico: le signore a passeggio che si voltavano e mi fissavano scandalizzate perché non riuscivo a far tacere il mio cane. Ma mica è mio! E poi era davvero fuori di testa. Abbaiava furibondo. E sai la cosa curiosa? L’unico che sembrava sordo era proprio Mr Merrywater. Camminava tutto gobbo verso la Casa delle Farfalle, sembrava un essere molle, come uno a cui manca la colonna vertebrale.
Sai cosa penso? Quello è un tipo strano. Non parlo della data di nascita, che sarà anche un errore del sistema informatico. Parlo dei suoi atteggiamenti: dice e fa cose che poi non tornano.
Pure Ms Kendle ne ha paura. Lo dico perché ho visto che, se lei si ritira dalle finestre spaventata, è perché, guarda caso, c’è lui che passa per Quernmore Road. Da quanto ho capito, va a Williamson Park spesso, a farci cosa non lo so, forse ha l’appalto per le faccende elettriche. La cosa curiosa è che ci va a piedi, immagino da casa sua, quindi mica due passi. E senza materiale elettrico, capisci? Come ci potrei andare io, solo che persino io mi porto qualcosa, fosse anche una macchina fotografica, e Truffle.
A noi basta che firmi il nostro contratto di locazione, per il resto pazienza: sarà un altro tipo strano da aggiungere alla lista dei tipi strani che abbiamo incontrato nelle nostre vite.
Fammi sapere per i vini!
E.
Ps. Truffle odia i gatti tigrati, ma sopporta bene i gatti rossi.
Da: ele.g@gmail.com
A: Paolo
Caro socio, ma quando finisce questa situazione? Lo sai che, ogni volta che entro nei locali a prendere le misure, compio un’infrazione? Eh sì, perché non sono ufficialmente affittuaria. Ma quando possiamo concludere questo benedetto contratto e iniziare i lavori?
Possibile che non si capisca quando sia nato Mr Merrywater?
Mi inquieta. Da quando Truffle gli ha abbaiato dietro e lui pareva una statua, sordo e muto, mi pare una specie di fantasma. Ti ricordi che ti parlavo dei suoi dolori alla schiena? Così li aveva chiamati lui. A me sembra una balla, perché l’ho visto correre per Quernmore Road due notti fa alle tre. Di notte. Io non riuscivo a dormire per le fitte che sento al fianco (ti ho accennato che ho qualche malessere?). Correva in su e in giù. E ti ricordo che la pendenza è notevole. Chiunque abbia un po’ di mal di schiena non ci riesce mica.
Sai cosa faccio? Vado a casa sua e gli parlo diretta in faccia. E vediamo cosa mi dice. Non me ne frega niente di cosa fa nella sua vita, ma se deve essere il nostro padrone di casa, abbiamo il diritto di capire se è affidabile oppure no.
Ci vado adesso.
Ciao!
E.
Ps. Sto convertendo Truffle: adesso odia anche i gatti rossi.
Da: ele.g@gmail.com
A: Paolo
Non vado fino a là, va’, non sto troppo bene oggi, e piove. Faccio così: gli telefono.
Ti scrivo appena ho finito.
E.
Ps. Ho trovato un buon medico: dice che devo fare delle analisi, ma niente di grave.
Da: ele.g@gmail.com
A: Paolo
Non risponde. Ho insistito due ore e mezza, adesso mi sono stufata.
Sta spiovendo, vado a casa sua.
Quando rientro, ti scrivo subito.
E.
PS. Certo che sto attenta, tranquillo.
Da: ele.g@gmail.com
A: Paolo
Non c’era, ho girato intorno alla casa, che è senza palizzata, lungo il fiume Lune. Ci sono andata con Truffle, giusto per non dar troppo nell’occhio.
Tutto silenzio.
Ho sbirciato dalle finestre. Paolo, questo è un uomo strano. E anche un elettricista strano. Non ci sono segni che si tratti di una persona che lavora con cavi elettrici e roba simile. Nessun cenno all’esterno: niente targa pubblicitaria, niente garage e niente rimessa. Niente. Solo alte siepi di ortensie che adesso cominciano a mettere le foglie, siepi intorno a cui Truffe si è messo ad annusare e a scavare mentre io curiosavo.
Come ti ho detto, ho sbirciato. In casa ho visto teli neri e viola posati sui divani, roba funerea. Anche i mobili erano scuri. C’era un mobile credenza basso e lungo sopra il quale ho visto 126 candele: ci ho perso gli occhi a contarle. Da quanto ho potuto vedere, erano mezze consumate, non come quelle da arredo che son sempre intonse, messe là per bellezza. Sopra a un tavolino da salotto, c’era una pila di volumi, tipo tomi da enciclopedia, l’ultimo aveva l’illustrazione dello scheletro di una schiena. Alle pareti, immagini a carboncino di schiene e colonne vertebrali. Ce n’erano in tutte le pareti, una anche in formato gigante proprio davanti alla finestra. Schiene dritte, piegate, distese, appese a una corda, una era avvolta da un fuoco stilizzato.
Sono corsa via prima che Truffle richiamasse l’attenzione con i suoi guaiti attorno alle siepi di ortensie.
E la sai un’altra cosa? Ms Kendle è stata sentita ieri sera dalla polizia. L’ho saputo da lei stessa adesso che sono rientrata. Pare che la donna scomparsa sia stata vista con lei a Williamson Park da due che facevano jogging, che di lei ricordano il cane zoppo. Lei nega: quanti cani zoppi ci sono in tutta Lancaster? Mah, io conosco solo Truffle.
Mi sento un poco avvilita. Dimmi qualcosa di carino, sennò piango.
E.
Da: ele.g@gmail.com
A: Paolo
Ms Kendle è morta. Infarto, pare. Morte naturale, comunque il medico legale è intervenuto: prassi in caso di morte improvvisa. Ieri sera. Io da un po’ la vedevo debole, poveraccia.
Non serve che mi telefoni, che potresti dirmi?
Adesso dovrò traslocare di nuovo.
Da: ele.g@gmail.com
A: Paolo
Addio alla nostra libreria.
Mr Merrywater è scomparso.
La polizia lo cerca. Due agenti oggi sono venuti a casa e hanno chiesto anche a me se l’ho visto di recente. Hanno saputo dei locali che ci voleva dare in affitto.
Ma lo sai che il certificato di nascita non era sbagliato? Mr Merrywater è nato nel secolo scorso. Non esistono documenti che certifichino la sua esistenza recente, solo testimonianze oculari, le chiamano.
I locali appartengono a lui, che ne paga le tasse ogni anno tramite bonifico da una banca di York. Solo che lui dovrebbe avere quanti? 126 anni?
E senti il resto. La sua casa è stata aperta a forza dalla Polizia della Contea.
Dal giardino, alla base di un’ortensia, il postino aveva notato un piede, così è partito l’allarme e hanno cominciato a scavare. Hanno trovato sei cadaveri, pare tutti femminili e tutti senza la colonna vertebrale. Il sergente con cui ha parlato oggi era ancora piuttosto turbato. Mi ha detto che stanno ancora scavando. Merito di Truffle, secondo me. Pare che uno dei corpi ritrovati appartenga alla donna scomparsa. Intanto a Williamson Park, nello smottamento vicino alla Casa delle Farfalle, è emerso uno scheletro senza colonna vertebrale. Proprio dove Truffle aveva trovato i pantaloncini di un pigiama a pois.
No. Non serve che mi chiami. Sono scossa, ma dammi del tempo, e passa.
E.
Ps. Mi metto alla ricerca di nuovi locali. Truffle viene con me.